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CROCE, GENTILE E ALTRI STUDI Nicola Nicolini Biblioteca Sansoni 1973 Filosofia
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- (Filosofia) CROCE, GENTILE E ALTRI STUDI. Nicola Nicolini. Sansoni. 1973. Brossura. Buono stato. pp. 290.MN655 NOTA BIOGRAFIA SU BENEDETTO CROCE: Nacque a Pescasseroli, in Abruzzo, da un'agiata ed influente famiglia napoletana e crebbe in un ambiente profondamente cattolico. Ancora adolescente, però, si distaccò dal cattolicesimo e per tutta la vita non si riaccostò più alla religiosità tradizionale. Perse i genitori e la sorella durante il terremoto di Casamicciola del 28 luglio 1883 mentre vi si trovava in vacanza con la famiglia, nell'isola di Ischia. Croce ebbe contatti con gli esponenti della Nuova Italia, tra cui Labriola che lo inizierà al marxismo e al neoidealismo. Nel gennaio del 1903 esce il primo numero della sua rivista La critica, stampata a sue spese fino al 1906 quando subentra l'editore Laterza. Viene nominato senatore nel 1910 e dal 1920 al 1921 è ministro della Pubblica Istruzione nel 5° e ultimo governo Giolitti. Rompe definitivamente col fascismo, dopo il delitto Matteotti. Nello stesso anno rompe anche con Giovanni Gentile, il quale già dal 1903 collaborava con la sua rivista "La critica", per discrepanze filosofiche e politiche. Gentile, con la pubblicazione del Manifesto degli intellettuali fascisti nel 1925, si schiera definitivamente dalla parte del fascismo e Croce risponde, pubblicando a sua volta su Il Mondo, il Manifesto degli intellettuali antifascisti nel quale viene denunciata la violenza e la soppressione della libertà di stampa da parte del regime. Si allontana quindi dalla vita politica[1] fino alla fine della seconda guerra mondiale e, nella confusione politica che essa ha portato cerca di mediare tra i vari partiti antifascisti. È, infatti, Ministro senza portafoglio nel secondo Governo Badoglio (1944). Entra anche a far parte del primo Governo Bonomi sempre come ministro senza portafoglio, appena dopo la liberazione di Roma, solo per darne le dimissioni qualche mese dopo, il 27 luglio. Dal 1943 è presidente del Partito Liberale, ne esce nel 1946 per contrasto con la scelta a favore della monarchia. Fece parte dell'Assemblea Costituente. Nel 1946 fondò a Napoli l'Istituto Italiano per gli Studi Storici destinando per la sede un appartamento di sua proprietà, accanto alla propria abitazione e biblioteca, nel Palazzo Filomarino. NOTA BIOGRAFICA SU GIOVANNI GENTILE: Giovanni Gentile (Castelvetrano, 30 maggio 1875 – Firenze, 15 aprile 1944) è stato un filosofo e pedagogista italiano. Fu insieme a Benedetto Croce uno dei maggiori esponenti dell'idealismo, e un importante protagonista della cultura italiana nella prima metà del XX secolo.
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